8 dicembre 1992

Il rialzo massimo (108 cm, ore 13) ha quasi coinciso con una bassa marea (-22 cm) che ne ha fortemente attenuato l’effetto sulla marea osservata. Quattro ore prima, invece, al momento dell’alta marea astronomica, un rialzo di 83 cm è stato sufficiente per provocare un’acqua alta di 141 cm. La sessa di 22 ore, già innescata da una precedente perturbazione meteorologica, raggiungeva un’ampiezza di circa 55 cm. Ad essa è venuta a sovrapporsi, l’8 dicembre, una leggera amplificazione della sessa di 11 ore. Le due sesse si sono trovate in quasi concordanza di fase al momento del massimo rialzo, e poi di nuovo il 9 ed il 10 dicembre in ore vicine a quella dell’alta marea astronomica, causando due nuove acque alte (131 cm il 9 dicembre alle ore 9 e 10, e 113 cm il 10 dicembre, alle ore 9). Il residuo è rimasto superiore a 50 cm per 54 ore consecutive ed a 60 cm per 13 ore, raggiungendo un massimo di 71 cm al momento del massimo rialzo. Un moderato gradiente di pressione atmosferica, che si era stabilito sull’Adriatico il 7 dicembre, è rimasto pressocchè inalterato nei giorni seguenti, nononstante una forte oscillazione barometrica. Il minimo di pressione ha coinciso col momento del massimo rialzo e del massimo residuo, in una situazione di scontraura (bora sull’alto Adriatico, scirocco sul basso Adriatico).Le carte sinottiche indicano che un moderato centro depressionario, proveniente dalle isole britanniche, si era installato sul mar Tirreno l’8 dicembre, mentre un fronte occluso si sviluppava sull’Adriatico.

ore 00 del 7 dicembre 1992
ore 00 del 7 dicembre 1992

ore 00 dell'8 dicembre 1992
ore 00 del 8 dicembre 1992

ore 00 del 9 dicembre 1992
ore 00 del 9 dicembre 1992